La depressione è spesso innominata e innominabile a causa dello stigma sociale da un lato e dall’ignoranza dall’altro, ma parlare del dolore emotivo aiuta ad alleviarlo. Spesso è difficile riconoscere una persona depressa, poiché può manifestarsi con modalità differenti rispetto a quanto ci si possa immaginare.

“La depressione è una signora in nero, quando appare non bisogna scacciarla ma invitarla alla nostra tavola per ascoltare cosa ci dice” (Carl Gustav Jung).

Nonostante l’invito di uno dei più grandi psicanalisti mondiali la società attuale non sempre accoglie questo suggerimento e tende a nascondere la depressione e a non parlarne. Erroneamente si crede che parlare di depressione e di suicidio possa spingere le persone a compiere gesti estremi e a sentirsi peggio ma la letteratura scientifica e la clinica dimostrano esattamente il contrario: parlare del dolore emotivo aiuta ad alleviarlo.

Perché non si parla di depressione?
La depressione è spesso innominata e innominabile a causa dello stigma sociale da un lato e dall’ignoranza dall’altro.
Spesso è difficile per i non addetti ai lavori riconoscere una persona depressa, poiché può manifestarsi con modalità differenti rispetto a quanto ci si possa immaginare: non è detta che la persona depressa stia stia sempre a piangere chiusa in una stanza; può darsi che una persona depressa continui a svolgere le normali attività quotidiane, lavoro, scuola, famiglia, amici ma sentendosi giù anche se sorride davanti a chi incontra, per poi tornare a casa e mettersi a letto per non pensare al dolore che prova dentro di sé. Conoscere i sintomi della depressione può aiutare ad aiutare!
 

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SINTOMI PER RICONOSCERE LA DEPRESSIONE

Il manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali individua i seguenti criteri e sintomi utili a riconoscere la depressione.

  • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riportato dall’individuo (sentirsi tristi, vuoti, disperati…) o come osservato da altri.
  • Mancata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, come riportato dall’individuo o da chi lo osserva.
  • Significativa perdita di peso non dovuta a dieta o aumento di peso(superiore al 5€ del peso corporeo in 1 mese) o diminuzione o aumento dell’appetito quasi tutti i giorni.
  • Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni.
  • Agitazione o rallentamento psicomotori quasi tutti i giorni (riferiti da chi osserva l’individuo, non soltanto riferito dal soggetto stesso).
  • Faticabilità o mancanza di energia quasi tutti i giorni.
  • Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati (fino al delirio), quasi tutti i giorni.
  • Ridotta capacità di concentrarsi, indecisione, quasi tutti i giorni (sia riferita dall’individuo che osservata da altri).
  • Pensieri ricorrenti di morte (non solo paura di morire), ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o uno specifico piano suicidario, o un tentativo di suicidio.

La presenza di questi sintomi causa nella persona un disagio profondo e significativo che va a compromettere il funzionamento nei vari ambiti di vita (sociale, relazionale, lavorativo) e fa sprofondare in uno stato di malessere totalizzante. Riconoscere questi sintomi e parlare con la persona che sembra presentarli può aiutarla a sentirsi capita e a spingerla a chiedere aiuto a un professionista!
 

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