L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno circa 800.000 persone muoiono per suicidio; un morto ogni 40 secondi. Oltre a questi, ce ne sono molti che tentano il suicidio o presentano ideazioni suicidarie. La gravità del problema, la sua natura universale e l’impatto che ha sulle comunità, hanno portato alla nascita di programmi di prevenzione del suicidio, tramite informazione, formazione, supporto e sostegno psicologico.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno circa 800.000 persone muoiono per suicidio; un morto ogni 40 secondi. Oltre a questi, ce ne sono molti che tentano il suicidio o presentano ideazioni suicidarie. La gravità del problema, la sua natura universale e l’impatto che ha sulle comunità, hanno portato alla nascita di programmi di prevenzione del suicidio, tramite informazione, formazione, supporto e sostegno psicologico.

Tra le più importanti organizzazioni che si occupano di prevenzione del suicidio e riduzione dei suoi effetti, troviamo la IASP, l’International Association for Suicide Prevention, che ha come principali obiettivi:

  • Fornire un terreno comune per tutte le figure che operano nella prevenzione del suicidio;
  • Permettere di acquisire esperienza in questa area nei diversi paesi;
  • Promuovere la fondazione di organizzazioni nazionali per la prevenzione al suicidio;
  • Facilitare la divulgazione dei fondamenti della prevenzione del suicidio a gruppi di professionisti e alla popolazione;
  • Organizzare training specialistici a persone selezionate nell’area della prevenzione del suicidio in centri chiave di addestramento;
  • Condurre programmi di ricerca con cooperazioni internazionali.

La IASP porta avanti diverse attività, come le reti “Partnerships for Life”, con l’obiettivo di stabilire una collaborazione internazionale di esperti a supporto dello sviluppo di un approccio comprensivo e strategico della prevenzione al suicidio a livello nazionale, e la “depenalizzazione” del comportamento suicidario, considerato illegale e criminalizzato in 23 paesi del mondo. La depenalizzazione del suicidio è la chiave per poter offrire empatia, cura e interventi di sostegno adeguati, oltre la stigmatizzazione.

In Inghilterra la Papyrus, Prevention of Young Suicide si occupa di prevenzione del suicidio e promozione del benessere mentale nei giovani, offrendo, oltre all’informazione, formazione e supporto, una linea di assistenza gratuita e confidenziale a persone in crisi suicidaria o difficoltà emotiva, attiva h24 tramite SMS, mail, telefonate e web chat. Con gli stessi fini, negli Stati Uniti è presente la 988 Suicide & Crisis Lifeline; mentre in Canada, la prevenzione al suicidio è sostenuta dalle attività della CASP, la Canadian Association for Suicide Prevention.

In Italia è attivo il “Servizio per la Prevenzione del Suicidio”, una realtà ambulatoriale che offre supporto a chi vuole tentare il suicidio, lo ha tentato o ha perso un caro per suicidio. Il SPS promuove, inoltre, la formazione degli operatori e di quanti interessati al tema della prevenzione al suicidio, attraverso corsi, seminari, convegni e giornate di sensibilizzazione che abbracciano il tema del suicidio nella sua globalità, dalla valutazione e gestione del rischio, ai modelli teorici alla base della sua comprensione, fino agli interventi farmacologici, psicoterapeutici o assistenziali.
In Italia, fondamentale è anche il ruolo di associazioni come il “Telefono Amico” e la “Samaritans Onlus”, che attraverso il lavoro di volontari aperti all’ascolto e a dialogo, in qualunque momento, sostengono le persone che si trovano in crisi emozionale e ideazione suicidaria, in ottica supportiva e preventiva.